Corte d’Appello di Bari: la reiterazione dei contratti a termine è illegittima

Altre sentenze d’Appello che di nuovo hanno solo la matrice di emissione ma confermano il dato giurisprudenziale favorevole a Snadir. Riguardano l’ormai assodato e certificato abuso della reiterazione dei contratti di lavoro degli insegnanti di religione oltre i 36 mesi di servizio.

Questa volta, a esprimersi è stata la Corte d’appello di Bari che ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale del lavoro del capoluogo pugliese, dichiarando illegittima e abusiva la reiterazione delle assunzioni a termine e ribadendo i principi già affermati nella sentenza della CGUE, ossia che l’idoneità e l’eventuale sua revoca non costituiscono un motivo obiettivo per giustificare la reiterazione dei contratti a tempo determinato degli insegnanti di religione oltre i 36 mesi di servizio.

“Anche questa volta, come già successo in passato tante volte, i ricorrenti, sostenuti dalla Fgu/Snadir, otterranno il giusto risarcimento del danno (compresi gli interessi legali) in quanto è dichiarata illegittima la reiterazione dei contratti a termine per la durata superiore a 36 mesi”, il laconico commento di Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir. “Sono sentenze che non ci sorprendono, che confermano la forza delle nostre ragioni, che riaffermano il principio della cancellazione di ogni forma di precariato perché è illegittimo. E i giudici, in questo senso, altro non fanno che applicare la legge, dando forza a quella che non è solo una nostra convinzione ma un dato suffragato da fatti e sentenze delle corti di appello e cassazione. Snadir - ha aggiunto Ruscica - continua ad avviare e sostenere tutte le azioni legali finalizzate alla tutela dei docenti precari di religione”.

Per informazioni puoi scrivere all’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it

 

Professione ir - 23 gennaio 2024

 

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